Sterilizzazione

L’assoluta tutela della salute del paziente nonché degli operatori esposti, per connessione all’attività odontoiatrica, al pericolo di contagio o trasmissione microbica (infezioni crociate), obbliga alla costante applicazione di rigidi protocolli di decontaminazione e di scrupolosi ed elevati standard di STERILIZZAZIONE che, unitamente all’etica professionale del nostro personale e all’ausilio di prodotti, macchinari e test di controllo specifici, garantiscono ai pazienti del nostro Studio l’accesso alle cure in tutta tranquillità.


In questa breve descrizione vi illustreremo nell’ordine tutti i passaggi che, con costante e monitorata ripetitività, vengono posti in essere dal personale assistente dello Studio Dentistico Dott. Pierluca Vivaldini per ottenere e garantire il massimo livello qualitativo nel campo della sanificazione e sterilizzazione.


Ogni ambiente operativo o studio sarà stato precedentemente preparato con un’accurata disinfezione dei pavimenti, di tutte le superfici e dei piani di lavoro, delle aree operative e chirurgiche, del riunito e degli arredi (seggiolini degli operatori, servo-mobili, carrelli,ecc.) utilizzando prodotti specifici privi di aldeidi e a base di composti di ammoni quaternari.

L’impianto idrico e di aspirazione centralizzato nonché quello di ogni riunito (conosciuto da tutti come “poltrona del dentista”) sono sottoposti con metodica frequenza ad operazioni atte a ridurre la carica batterica, per esempio tramite l’introduzione nei circuiti di disinfettanti e detergenti enzimatici contenenti ammonio quaternario, alchilamina, antischiumogeni, ecc. I filtri (centrali e periferici) vengono svuotati e puliti giornalmente.


Nel nostro Studio, inoltre, i riuniti sono dotati di un apparecchio per la decontaminazione idrica e separazione dell’acqua potabile.

Grazie all’impiego di una soluzione al 2% di perossido di idrogeno arricchito con argento questo strumento consente una efficace decontaminazione dell’acqua sanitaria grazie al loro elevato potere battericida e funghicida.

Va sottolineato che le superfici del riunito che possono essere facilmente contaminabili, come l’impugnatura della lampada, i ripiani e le maniglie dei servo-mobili, il tubo del radiografico, i trade su cui poggiano gli strumenti, sono rivestite con pellicole trasparenti di polietilene monouso.

Completano il corredo del materiale monouso gli aspiasaliva, le tovagliette per i ripiani e per il paziente, i bicchierini, i guanti, le mascherine e, quando ritenuto necessario, sopracamici monouso, cuffie, copriscarpe, ecc.

Prima di ogni seduta odontoiatrica l’assistente preparerà tutto l’occorrente necessario alle terapie previste per la stessa e, qualora sorgesse la necessità di prendere qualsivoglia ulteriore oggetto dai cassetti, l’assistente si toglierà i guanti monouso per poi rimetterne un paio puliti quando tornerà attiva sul paziente.

Gli operatori, allo stesso modo, sono particolarmente attenti a non toccare inutilmente ciò che li circonda per non contaminare la zona operativa.


Ognuno di noi, dai clinici alle assistenti e senza dimenticare l’odontotecnico che spesso ci affianca per coadiuvarci nelle scelte e strategie che lo coinvolgono, è quindi sempre particolarmente attento a tutti questi aspetti ogni volta che si accinge ad eseguire e portare a termine la propria prestazione, dalla più banale alla più complessa, come è sottolineato dal fatto che nel nostro studio viene distinto il “lavaggio delle mani” in base all’attività che viene svolta:




Gli strumenti non monouso e i dispositivi medici riutilizzabili seguono invece un preciso percorso dedicato, secondo un protocollo suddiviso in fasi specifiche:


Decontaminazione

Vengono posti dall’assistente in una vaschetta ed immersi in un liquido a base di sostanze decontaminanti nella stanza di sterilizzazione in un piano di lavoro definito “zona sporco”.


Risciacquo

Questo avviene sotto forte getto di acqua corrente.


Lavaggio

E’ un’operazione fatta a mano e con l’uso di una vasca ad ultrasuoni con un detergente, disinfettante sporicida.


Risciacquo ed asciugatura

In questa fase viene valutato anche lo stato dei ferri e il loro grado d’usura.


Confezionamento

A questo punto gli strumenti odontoiatrici si trovano sul piano di lavoro definito “pulito”, pronti per essere imbustati, singolarmente o in kit, in buste per la sterilizzazione in carta/pellicola conforme agli standard internazionali.

Questo confezionamento è indispensabile per mantenere i ferri sterili fino al momento del loro prossimo utilizzo sul paziente e quindi vengono imbustati, sigllati, datati e disposti in un autoclave dove saranno sottoposti a ciclo di sterilizzazione.


Sterilizzazione

Sia nello studio vi è l’autoclave in classe B, capace quindi di eseguire una perfetta sterilizzazione anche delle parti interne e non smontabili di tutti gli strumenti, compresi quelli meccanici come i manipoli e le turbine (corpi cavi, trapani del dentista).

Un aspetto da non trascurare è la rintracciabilità del lotto di sterilizzazione.

Scritto in un apposito “registro di sterilità” dove viene indicata la data di sterilizzazione, l’autoclave usata per quel ciclo e, nel caso si effettuino più cicli di sterilizzazione nello stesso giorno, il numero progressivo del ciclo.

In questo registro vengono scritti anche i controlli per verificare l’efficacia del processo di sterilizzazione che sono:





Queste sono informazioni a carattere generale, il protocollo operativo è depositato presso lo studio.